Forse non lo sai, ma io non abito proprio “in paese”. In realtà vivo oltre le sue mura, immersa in un paesaggio adornato da ulivi, rigogliosi campi coltivati e vigneti, a soli 200 metri dalla spiaggia ed è per questo che uno dei miei passatempi durante l’autunno è fare le passeggiate a Bolsena, in paese intendo dire, dove ho la possibilità di fare nuove conoscenze e di essere contagiata dalla lentezza dei suoi abitanti.
Perché preferisco l’autunno? Beh, perché non amando il frastuono estivo, fino a settembre me ne sto qui, a Valdilago. Una volta arrivato l’autunno però, il desiderio e la nostalgia di quei vicoli pittoreschi mi assale e non posso fare a meno di tornare.
Il turismo è difficile per chi ama stare tranquillo
Perché evito il paese in estate, potresti chiedere? Beh, diciamo che il fatto che un luogo progettato per ospitare 2.000 persone si ritrovi improvvisamente con 10,000 se non di più non è che mi fa gola.
A volte, specialmente nel pieno di agosto, questo paesino può diventare più caotico di una metropoli affollata! Fortunatamente, questo periodo tumultuoso passa in fretta e riusciamo a navigare attraverso di esso senza uscirne poi così sconvolti. Ma quando arriva finalmente l’autunno, mi manca da morire, e il desiderio di tornare diventa una necessità disperata.
Non fraintendermi, apprezzo davvero quando i turisti visitano questo posto, specialmente se quei turisti sono americani, poiché so che amano il nostro paese e mostrano grande rispetto, ma qui di americani non se ne vedono tantissimi dato che preferiscono la Toscana (non sanno cosa si stanno perdendo!).
Oggi è il giorno per tornare a fare due passi al mio amato “Corso” e finalmente riassaporare i colori, i profumi e i suoni della vita tranquilla di questa stagione.
Porta Fiorentina: dove inizia la magia
Come ti stavo dicendo, abito qualche chilometro fuori dalle mura, a circa 3 chilometri verso nord in direzione San Casciano dei Bagni. Se arrivi nel paese di Bolsena dalla Tosca, la prima cosa che puoi vedere è Porta Fiorentina, la porta rinascimentale che che un tempo era il punto di ingresso per chi arrivava dalla regione più famosa d’Italia.
Quando attraversi la porta inizia la magia…beh, almeno per me è sempre stato così, e forse i miei amici bolsenesi si sorprenderebbero nel leggere queste mie parole, perché loro, giustamente o meno, la danno per scontata.
Nel momento in cui ci passi sotto l’arco vieni trasportato in un’altra dimensione dove l’antica saggezza e i valori tradizionali sono vivi e integrati nella vita quotidiana, anche se gli abitanti potrebbero non esserne pienamente consapevoli.
Vivere in un piccolo comune italiano è come vivere nell’anno 1000, con l’unica differenza che, mentre cammini per le strade, noterai alcuni elementi moderni qua e là.
In questo post non descriverò ogni negozio e tutto ciò che puoi trovare in paese, tuttavia, vorrei presentarti alcuni dei miei posti preferiti da visitare quando sono qui.
Il fruttivendolo
Il primissimo negozio che incontri quando attraversi la Porta Fiorentina è il fruttivendolo. È uno dei miei posti preferiti, non solo perché è gestito da due sorelle e un fratello molto simpatici, ma anche perché offre la migliore selezione di frutta e verdura locale, permettendoti di scegliere personalmente ciò che desideri, proprio come si faceva una volta.
Entrare in questo negozio è come fare un viaggio indietro nel tempo. Si tratta di uno spazio molto piccolo ma accogliente dove la merce è tutt’altra cosa rispetto a quella che trovi al supermercato con la sua estetica quasi perfetta, i colori vivaci e le forme simmetriche. No, tutto il contrario! Qui puoi trovare cibo nel suo stato naturale, senza il make up e altri trucchetti che le grandi aziende usano per migliorare l’aspetto della nostra frutta e verdura.
La sarta
Hai letto bene! Abbiamo anche la sarta qui a Bolsena! Dove puoi portare i tuoi vestiti per essere aggiustati o farti creare qualcosa di personalizzato solo per te. Non ho frequentato personalmente questo posto, infatti, non sono mai entrata in questo negozio, tuttavia, trovo piuttosto curioso che ci sia un luogo così particolare in un paese di soltanto 2.000 persone.
La panetteria
Continuando lungo il Corso, incontrerai vari altri negozi, come un bar, un parrucchiere per donne e un barbiere, un’agenzia immobiliare (ce ne sono parecchie da queste parti) e altri bar, uno dopo l’altro. Ad un certo punto compaiono i negozi degli artigiani locali che lavorano con materiali come vetro, legno, ceramica e molto altro.
Tuttavia, uno dei miei posti preferiti è la panetteria di Consuelo, perché a certe ore l’aroma che proviene dal suo negozio profuma tutta la strada e ti ricorda che è ora di fare una pausa. Qui, puoi acquistare pane infuso con quei sapori locali che ricordano antiche ricette senza tempo, oltre a deliziosi biscotti e, a seconda della stagione, dolcetti speciali come quelli di Natale o di Pasqua.
Ma il mio posto preferito in assoluto è “Pizzeria da Flavio”
Per gli italiani, sia che abitino nei piccoli paesi come questo o in una grande città, mangiare “pizza al taglio” è un modo veloce ed economico per pranzare o cenare, soprattutto quando sei di fretta.
Il vantaggio è che puoi mangiare qualcosa mentre cammini o persino mentre guidi, perché la “pizza al taglio” è facile da trasportare, avvolta nella carta e non sporca le mani. Un altro vantaggio è il fatto che puoi personalizzarla con ciò che vuoi, come ad esempio verdure fresche. Quindi, se sei abbastanza intelligente da condirla con cibo nutriente, puoi avere un pasto veloce, completo e sano.
Un luogo accogliente per socializzare
Ma la cosa che amo di più dei piccoli locali di pizza al taglio è che ricevi un servizio più personalizzato.
Nel mio caso Flavio, il “pizzaiolo”, conosce il mio nome, il mio lavoro e i miei gusti e quando arrivo mi saluta con un sorriso caloroso e mi chiede come sto. Se non c’è gente si chiacchiera e se no no, ma non ci sarà mai quella freddezza e finta cortesia che trovi nella maggior parte dei locali di città (anche se per fortuna non tutti).
Inoltre c’è quella fiducia che solo nel tempo e guardandosi agli occhi si riesce a creare. Se ad esempio, quel giorno non ho soldi perché sono uscita di casa di fretta e ho dimenticato il portafoglio, non c’è problema. Lui mi conosce e posso pagare il giorno dopo, la settimana dopo…quando mi pare.
La stessa cosa vale per me: so che se gli chiedo una focaccia con verdure queste saranno fresche e soprattutto abbondanti! Non è che si va a risparmio con chi hai creato un legame, perché anche se si tratta di cliente-commerciante non per forza deve essere freddo o scortese.
Mangia senza fretta
Lui sa anche che, in inverno, ogni venerdì telefono per ordinare una pizza con verdure di stagione e se per qualche motivo dimentico di chiamarlo per fare il mio ordine, la prepara comunque, così posso ritirarla la sera.
I negozi dei piccoli paesi che vendono cibo già pronto da consumare in loco offrono un grande servizio alla comunità; un servizio che in altri luoghi se lo sognano. Sono punti di incontro, dove puoi concederti piatti preparati con ingredienti freschi, dove puoi fare due chiacchiere leggere, dove nemmeno l’attesa è così stressante.
Questi sono piccoli grandi lussi che però se non impariamo ad apprezzare prima o poi nn ci saranno più.